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.Vi guardate bene, naturalmente, dal muovervi più di lì.La morte della-signora Boynton sarà attribuita a un attacco cardiaco.e in un certo senso ciò sarà "vero".Non avetepotuto riportare la siringa al suo posto perché il dottor Gerard giace febbricitante nella tenda; inoltre, a-vostra insaputa, egli hagià notato la sparizione.Fu questa,madame, la sola incrinatura in un delitto,altrimenti perfetto.»Ci fu un attimo di silenzio, un silenzio mortale.Poi Lennox Boynton balzò in piedi.«No» gridò.«È tutto falso.Nadine è innocente.Non può aver ucciso mia madre.Lei.era giàmorta.»«Ah!» Gli occhi di Poirot si fissarono su Lennox.«Dunque, foste "voi" a ucciderla, signor Boynton.»Un'altra pausa.Lennox si lasciò cadere nella sua seggiola e alzò le mani tremanti al viso.«Sì» disse.«L'ho uccisa io.»«Foste voi a sottrarre la digitossina al dottor Gerard?»«Sì.»«Quando?»«Quando.avete detto voi.la mattina.»«E anche la siringa?»«La siringa?.Sì.»«Perché l uccideste?»«E me lo chiedete?»«Sì.Ve lo chiedo.»«Ma voi lo sapete.Mia moglie stava per lasciarmi.con Cope.»«Ma questo veniste a saperlo nelpomeriggio.»«Certo.Mentre eravamo fuori.»«E voi prendeste veleno e siringa lamattina, prima cioè di sapere?»«Ma perché mi tormentate con tante domande?» Si passò la mano tremante sulla fronte.«Che cosa-importa, dopo tutto?»«Importa moltissimo.E vi consiglio, signor Lennox, di dirmi la verità.»«La verità.» Lennox rimase un poco con lo sguardo fisso su Poirot.D'improvviso Nadine si volse eguardò il marito.«Sì» ripeté Poirot «voglio la verità.»«Ebbene, ve la dirò» fece Lennox riscuotendosi.«Ma ritengo che non mi crederete.» Respiròprofondamente.«Quel pomeriggio, quando mi separai da Nadine, ero.ero come pazzo.Non avevo maipensato che potesse lasciarmi per sposare un altro.Mi sentivo come se fossi ubriaco, o appena uscitoda una grave malattia.»Poirot disse:«Lady Westholme mi descrisse il vostro strano contegno, quando le passaste davanti.Ecco perchécompresi che vostra moglie non diceva la verità, affermando di avervi parlatodopo il vostro ritorno al- -campo.Continuate, signor Boynton.»«Non sapevo cosa fare.Ma a poco a poco, mentre tornavo verso il campo, il cervello mi si schiarì.-Tutta la colpa era mia, del mio contegno vigliacco.Avrei dovuto resistere alla mia matrigna, sfidarla giàda anni.Forse, mi dissi, non era ancora troppo tardi.Giunto al campo la vidi al suo posto solito, esubito mi recai da lei per parlarle chiaro, per dirle il mio proposito di andarmene lontano.Pensavo cheforse sarei potuto partire la sera stessa.con Nadine.raggiungere almeno Ma an.»-«Oh, Lennox.caro.»«Ed ecco.oh, Dio!.per poco non svenni dalla sorpresa.Era morta.Seduta così.morta! Non.non seppi che fare.Ero come ammutolito.Volevo gridare, e non potevo.Ero diventato di piombo.Non riuscivo a spiegarmi.mi pareva di esser diventato una statua, greve.Feci un atto meccanico!.-raccolsi l'orologio che le era caduto in grembo e lo allacciai al suo polso molle e freddo.»Rabbrividì.«Dio! Che cosa terribile.Discesi quasi tentoni alla tenda centrale.Avrei dovuto chiamare, avvertirequalcuno.Non potei.Rimasi seduto così, a voltar le pagine, ad aspettare.»-S interruppe.«Voi non mi crederete.non potete credermi.Perché non chiamai qualcuno? Perché non avvertiiNadine? Non lo so.»Il dottor Gerard prese la parola.«La vostra deposizione è perfettamente plausibile, signor Boynton.Eravate in uno stato di gravedepressione nervosa.Due gravi colpi in rapida successione non potevano non mettervi nello stato da voidescritto.Si tratta della cosiddetta reazione di Weissenhalter.L'esempio classico è quello di un uccellino-che abbia battuto il capo contro il vetro di una finestra.Anche dopo essersi ripreso, rifugge istintivamente-da ogni azione.dando a se stesso il tempo di riassestare i propri centri nervosi.Voi non potevate agire-altrimenti.Qualsiasi azione era impossibile per voi, perché vi trovavate in un momento di paralisi-mentale.»Si volse a Poirot: «Vi assicuro, amico mio, che le cose stanno proprio così!».«Oh, non ne dubito.Avevo appunto notato un piccolo fatto, passibile di due spiegazioni: il fatto che ilsignor Boynton avesse aggiustato l'orologio al polso della matrigna.La signora Nadine, rientrando alcampo pochi minuti dopo il marito, deve averlo scorto in quell'atto.Quando poi, avvicinatasi alla-suocera, la trovò morta e con una traccia di puntura ipodermica sul polso, era naturale che pensasse chesuo marito fosse colpevole di quella morte, e che la reazione in lui prodotta dalla sua decisione di-abbandonarlo fosse stata diversa e più grave di quella sperata.Insomma Nadine Boynton credette diaver spinto il marito al delitto.»Guardò Nadine.«È così, signora?»Lei chinò il capo, poi chiese: «Avete realmente sospettato di me, signor Poirot?».-«Ho pensato a voi come a una "possibilità",madame.»Nadine si chinò in avanti.«E allora?Che cosa accadde realmente, signor Poirot?»17«Che cosa accadde realmente?» ripeté Poirot.Prese la sedia dietro di sé e sedette.Isuoi modi erano adesso amichevoli, privi di ogni ufficiosità.«È un bel problema, vero? Perché in effetti la digitossina venne sottratta, la siringa mancava, e unatraccia di puntura ipodermica c'era, sul polso della signora Boynton.È vero che tra pochi giornil'autopsia ci dirà se la signora Boynton sia effettivamente morta per una dose eccessiva di digitale.maallora potrebbe essere troppo tardi! È meglio giungere alla verità mentre il colpevole si trova ancora qui,a portata di mano.»Nadine alzò di scatto la testa.«Volete dire che credete ancora.che uno di noi.qui in questastanza.» La sua voce si spense.Poirot annuiva lentamente, come a un proprio pensiero.«La verità, ecco quel che ho promesso al colonnello Carbury.Così, avendo chiarito molti particolari,mi ritrovo al punto in cui mi trovavo stamane, davanti cioè a un elenco di fatti e a due lampantiincongruenze.»Il colonnello parlò per la prima volta:«E se ci diceste ora quali sono?» chiese.«Ci sto arrivando» rispose Poirot.«Prendiamo ancora una volta i primi due punti del mio elenco.Lasignora Boynton prendeva una medicina contenente digitale, e al dottor Gerard era scomparsa-una siringa ipodermica [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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.Vi guardate bene, naturalmente, dal muovervi più di lì.La morte della-signora Boynton sarà attribuita a un attacco cardiaco.e in un certo senso ciò sarà "vero".Non avetepotuto riportare la siringa al suo posto perché il dottor Gerard giace febbricitante nella tenda; inoltre, a-vostra insaputa, egli hagià notato la sparizione.Fu questa,madame, la sola incrinatura in un delitto,altrimenti perfetto.»Ci fu un attimo di silenzio, un silenzio mortale.Poi Lennox Boynton balzò in piedi.«No» gridò.«È tutto falso.Nadine è innocente.Non può aver ucciso mia madre.Lei.era giàmorta.»«Ah!» Gli occhi di Poirot si fissarono su Lennox.«Dunque, foste "voi" a ucciderla, signor Boynton.»Un'altra pausa.Lennox si lasciò cadere nella sua seggiola e alzò le mani tremanti al viso.«Sì» disse.«L'ho uccisa io.»«Foste voi a sottrarre la digitossina al dottor Gerard?»«Sì.»«Quando?»«Quando.avete detto voi.la mattina.»«E anche la siringa?»«La siringa?.Sì.»«Perché l uccideste?»«E me lo chiedete?»«Sì.Ve lo chiedo.»«Ma voi lo sapete.Mia moglie stava per lasciarmi.con Cope.»«Ma questo veniste a saperlo nelpomeriggio.»«Certo.Mentre eravamo fuori.»«E voi prendeste veleno e siringa lamattina, prima cioè di sapere?»«Ma perché mi tormentate con tante domande?» Si passò la mano tremante sulla fronte.«Che cosa-importa, dopo tutto?»«Importa moltissimo.E vi consiglio, signor Lennox, di dirmi la verità.»«La verità.» Lennox rimase un poco con lo sguardo fisso su Poirot.D'improvviso Nadine si volse eguardò il marito.«Sì» ripeté Poirot «voglio la verità.»«Ebbene, ve la dirò» fece Lennox riscuotendosi.«Ma ritengo che non mi crederete.» Respiròprofondamente.«Quel pomeriggio, quando mi separai da Nadine, ero.ero come pazzo.Non avevo maipensato che potesse lasciarmi per sposare un altro.Mi sentivo come se fossi ubriaco, o appena uscitoda una grave malattia.»Poirot disse:«Lady Westholme mi descrisse il vostro strano contegno, quando le passaste davanti.Ecco perchécompresi che vostra moglie non diceva la verità, affermando di avervi parlatodopo il vostro ritorno al- -campo.Continuate, signor Boynton.»«Non sapevo cosa fare.Ma a poco a poco, mentre tornavo verso il campo, il cervello mi si schiarì.-Tutta la colpa era mia, del mio contegno vigliacco.Avrei dovuto resistere alla mia matrigna, sfidarla giàda anni.Forse, mi dissi, non era ancora troppo tardi.Giunto al campo la vidi al suo posto solito, esubito mi recai da lei per parlarle chiaro, per dirle il mio proposito di andarmene lontano.Pensavo cheforse sarei potuto partire la sera stessa.con Nadine.raggiungere almeno Ma an.»-«Oh, Lennox.caro.»«Ed ecco.oh, Dio!.per poco non svenni dalla sorpresa.Era morta.Seduta così.morta! Non.non seppi che fare.Ero come ammutolito.Volevo gridare, e non potevo.Ero diventato di piombo.Non riuscivo a spiegarmi.mi pareva di esser diventato una statua, greve.Feci un atto meccanico!.-raccolsi l'orologio che le era caduto in grembo e lo allacciai al suo polso molle e freddo.»Rabbrividì.«Dio! Che cosa terribile.Discesi quasi tentoni alla tenda centrale.Avrei dovuto chiamare, avvertirequalcuno.Non potei.Rimasi seduto così, a voltar le pagine, ad aspettare.»-S interruppe.«Voi non mi crederete.non potete credermi.Perché non chiamai qualcuno? Perché non avvertiiNadine? Non lo so.»Il dottor Gerard prese la parola.«La vostra deposizione è perfettamente plausibile, signor Boynton.Eravate in uno stato di gravedepressione nervosa.Due gravi colpi in rapida successione non potevano non mettervi nello stato da voidescritto.Si tratta della cosiddetta reazione di Weissenhalter.L'esempio classico è quello di un uccellino-che abbia battuto il capo contro il vetro di una finestra.Anche dopo essersi ripreso, rifugge istintivamente-da ogni azione.dando a se stesso il tempo di riassestare i propri centri nervosi.Voi non potevate agire-altrimenti.Qualsiasi azione era impossibile per voi, perché vi trovavate in un momento di paralisi-mentale.»Si volse a Poirot: «Vi assicuro, amico mio, che le cose stanno proprio così!».«Oh, non ne dubito.Avevo appunto notato un piccolo fatto, passibile di due spiegazioni: il fatto che ilsignor Boynton avesse aggiustato l'orologio al polso della matrigna.La signora Nadine, rientrando alcampo pochi minuti dopo il marito, deve averlo scorto in quell'atto.Quando poi, avvicinatasi alla-suocera, la trovò morta e con una traccia di puntura ipodermica sul polso, era naturale che pensasse chesuo marito fosse colpevole di quella morte, e che la reazione in lui prodotta dalla sua decisione di-abbandonarlo fosse stata diversa e più grave di quella sperata.Insomma Nadine Boynton credette diaver spinto il marito al delitto.»Guardò Nadine.«È così, signora?»Lei chinò il capo, poi chiese: «Avete realmente sospettato di me, signor Poirot?».-«Ho pensato a voi come a una "possibilità",madame.»Nadine si chinò in avanti.«E allora?Che cosa accadde realmente, signor Poirot?»17«Che cosa accadde realmente?» ripeté Poirot.Prese la sedia dietro di sé e sedette.Isuoi modi erano adesso amichevoli, privi di ogni ufficiosità.«È un bel problema, vero? Perché in effetti la digitossina venne sottratta, la siringa mancava, e unatraccia di puntura ipodermica c'era, sul polso della signora Boynton.È vero che tra pochi giornil'autopsia ci dirà se la signora Boynton sia effettivamente morta per una dose eccessiva di digitale.maallora potrebbe essere troppo tardi! È meglio giungere alla verità mentre il colpevole si trova ancora qui,a portata di mano.»Nadine alzò di scatto la testa.«Volete dire che credete ancora.che uno di noi.qui in questastanza.» La sua voce si spense.Poirot annuiva lentamente, come a un proprio pensiero.«La verità, ecco quel che ho promesso al colonnello Carbury.Così, avendo chiarito molti particolari,mi ritrovo al punto in cui mi trovavo stamane, davanti cioè a un elenco di fatti e a due lampantiincongruenze.»Il colonnello parlò per la prima volta:«E se ci diceste ora quali sono?» chiese.«Ci sto arrivando» rispose Poirot.«Prendiamo ancora una volta i primi due punti del mio elenco.Lasignora Boynton prendeva una medicina contenente digitale, e al dottor Gerard era scomparsa-una siringa ipodermica [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]